Come curare un Kokedama
“Kokedama” è composto da due parole giapponesi, “koke” che significa muschio e “dama” che significa palla. I kokedama sono tipicamente fatti con una varietà di piante autoctone da esterno, ma sono molto ricercati anche con piante da interno che possono essere appesi nelle case o negli uffici per aggiungere un tocco di verde allo spazio, oppure collocati su tavoli o davanzali.
La chiave per coltivare con successo il Kokedama è assicurarsi che la pianta abbia acqua e luce a sufficienza, risultando di facile manutenzione se in un ambiente favorevole. È importante controllare il terreno e annaffiare per immersione quando questo risulta asciutto. Il Kokedama dovrebbe anche essere collocato in una stanza quanto più luminosa, vicino a una finestra o sotto una lampada.
Un kokedama è fatto avvolgendo le radici di una pianta in terriccio rivestito di muschio e fissandola con il minimo di filo necessario per tenere insieme la sfera. I materiali usati da KOI KOI, sono naturali e pregiati, garantendo la miglior tenuta possibile nel tempo.
Il metodo di coltivazione delle piante kokedama è stato inventato in Giappone intorno al 1600 e legata alla scuola del bonsai, cosi come alla cerimonia del tea. Inoltre è legato all’acquascaping e più in particolare dei wakibusa.
Questa tecnica è arrivata in occidente nella fine del ‘900 tramite un botanico olandese, conquistando il successo proprio grazie ad istallazioni di string garden o giardini sospesi.
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